Informazioni aggiuntive
Ordine Scolastico | |
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Argomenti | Cittadinanza Attiva, Conflitti Ambientali, Europa, Giustizia Ambientale, Impegno, Inquinamento, Italia |
Realizzato da: KTH Environmental Humanities Laboratory, Marco Armiero, Ilenia Iengo
Anno: dal 2018
TOXICBIOS, abbreviazione di Toxic Autobiographies (Autobiografie tossiche), è un progetto pubblico di scienze umane ambientali con sede presso il KTH Environmental Humanities Laboratory di Stoccolma e finanziato da Seed Box, una collaborazione di Mistra-Formas per le scienze umane ambientali. Genere ben riconosciuto nella scrittura ambientale statunitense, ma quasi assente come genere letterario in Europa, l’autobiografia tossica è un prodotto distinto di gruppi emarginati che denunciano l’ingiustizia ambientale in cui si sentono intrappolati. Le autobiografie tossiche sono un prototipo di controstoria, che sfida le narrazioni mainstream sul progresso, il bene comune e la scienza. Rappresentano una miscela unica di narrazione e storia, di scienza e politica, di personale e collettivo. Il progetto mira a co-produrre con gli individui e le comunità colpite storie di contaminazione e resistenza. Ad oggi Toxic Bios ha raccolto circa 70 storie che verranno progressivamente pubblicate su questo sito web. Le storie provengono attualmente da Italia, Portogallo, Grecia, Turchia e Svezia, e altre ancora da altri Paesi. Contiamo di continuare a sviluppare il nostro archivio narrativo. Questa piattaforma online raccoglie le Autobiografie Tossiche generate dagli utenti attraverso un’interfaccia georeferenziata. Al fine di praticare la pluralità della produzione e della riproduzione della conoscenza, la piattaforma offre la possibilità di inviare le Autobiografie Tossiche in vari formati, tra cui video, testi, immagini, file audio, ecc. Abbiamo chiamato la metodologia adottata in Toxic Bios “guerrilla narrative”, intendendo con questa espressione una strategia volta a occupare le narrazioni mainstream con il racconto contro-egemonico delle esperienze incarnate di tossicità e spreco. La guerriglia narrativa, così come la vediamo e la pratichiamo, implica l’esercizio della narrazione come strategia contro-egemonica deliberata, con un esplicito obiettivo politico. Il progetto non avrà una data di conclusione, anzi speriamo che si diffonda, catturando l’attenzione e l’interesse di chi crede che le storie siano potenti strumenti di resistenza. Se volete far parte di Toxic Bios, consultate la sezione materiali del sito e guardate il video appello all’azione o leggete il breve manuale su come raccontare la vostra storia! Nella sezione “stories” è presente una mappa con le Toxic Bios georeferenziate.
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