📹 Intervista di ReCommon a Matthew Caruana Galizia

Realizzato da: ReCommon

Anno: 2022

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ENG-SUBITA. Siamo andati a Malta a 5 anni dall’assassinio di Daphne Caruana Galizia, scomparsa il 16 ottobre 2017. Daphne era una giornalista e attivista impegnata contro la corruzione, uccisa mentre indagava su affari legati al settore energetico. Tra i mega progetti per portare il gas a Malta c’era anche il Melita Gas Pipeline, un gasdotto nuovo di zecca che partirebbe da Gela, in Sicilia, per poi finire la sua corsa di 159 chilometri sull’isola nel cuore del Mediterraneo. La consegna dell’opera è prevista per la fine del 2024 e per registrare un ritorno sull’investimento dovrebbe funzionare almeno fino al 2050. La tratta italiana del gasdotto verrà costruita da Snam. Dicono che serva per il phase out dal carbone, peccato che a Malta il carbone non sia mai stato bruciato. Ulteriore paradosso. Con il gasdotto, l’Italia potrebbe vendere a Malta 2 miliardi di metri cubi di gas metano l’anno. Ma non eravamo alla ricerca disperata di gas?!? Anche la vita di Daphne Caruana Galizia è un costo del gas che consumiamo, perché le grandi opere e gli interessi di governi e corporation alimentano da sempre la spirale della corruzione e Daphne ha pagato con la vita la ricerca della verità. Nell’intervista a parlare è suo figlio Matthew, che sta portando avanti la lotta di sua madre. È nostro dovere portare alla luce TUTTI I COSTI DEL GAS, è nostro diritto pretendere che chi distrugge paghi.