L’elettrodotto Villanova-Gissi è stata considerata un’opera strategica della nuova dorsale energetica adriatica in via di realizzazione da parte di Terna S.p.A., principale proprietaria della rete elettrica nazionale e, per quanto riguarda il tratto in questione, dalla società Abruzzo Energia S.p.A. L’elettrodotto ad altissima tensione, 380.000 volt, attraversa 16 comuni abruzzesi (per un totale di 69,3 km) nel territorio compreso tra Villanova e Gissi. Tra il 2011 e il 2017 l’Abruzzo ha visto un forte conflitto ambientale per i forti dubbi relativi al progetto di realizzazione di questa grande infrastruttura e sui possibili impatti negativi sulla salute della cittadinanza e sul territorio.
Per cercare di far comprendere la complessità di questo conflitto proponiamo la visione di alcuni video realizzati da TV locali e alcuni servizi realizzati a livello nazionale che ci sembrano in grado di tenere un pò insieme le innumerevoli vicende legate alla realizzazione di quest’opera e di fornire un racconto il più lineare e completo possibile.
ENERGIA SPRECATA -fanpage 30 MARZO 2015. La produzione di energia in Italia è nel caos. In assenza di un piano energetico nazionale il settore è governato da provvedimenti spesso discutibili e contraddittori. Tutto a spese dei cittadini. A cura di Antonio Musella
10.03.2016 Intervista Prof. Soffritti effetto elettromagnetismo da grandi elettrodotti -> ascolta l’eintervista
E se l’elettrodotto crolla?-Le Iene 10 APRILE 2016. In Abruzzo è stato costruito un elettrodotto i cui tralicci sono stati costruiti in un’area a rischio idrogeologico.
Lo Stato chiede 16 milioni di euro di danni alla ragazza che si è opposta all’esproprio-FanPage 2016. Silvia Ferrante, nata a Paglieta, un piccolo comune in provincia di Chieti, si è opposta come molti abruzzesi all’elettrodotto Terna di Villanova – Gissi, infrastruttura per l’approvvigionamento di surplus energetico che metterà in collegamento l’Abruzzo con il Montenegro. Terna ha citato Silvia in giudizio 24 volte, per un totale di 16 milioni di euro, per aver ostacolato i lavori di immissione nel territorio (esproprio) e posa dei cavi. Mentre i lavori sono vicini alla conclusione, Fanpage.it ha incontrato Silvia, visitando le zone dove sorgono i piloni dell’elettrodotto, molti dei quali, un terzo, collocati in zone a rischio idrogeleogico
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