“Non abbiamo più acqua, fa troppo caldo, i pozzi sono asciutti”
Il tempo sembra scorrere lentamente nella lontana terra incrinata e arida dell’Altoplano boliviano, dove un’anziana coppia quechua, Virginio e Sisa, porta avanti un’umile routine. Quando il nipote Clever si presenta alla loro porta, Virginio si accorge subito che è lì solo per convincerli a trasferirsi in città. La siccità li ha lasciati senz’acqua nell’altopiano non c’è modo di sopravvivere.
Improvvisamente lo scorrere del tempo diventa più che mai prezioso e pone la coppia davanti a un dilemma: resistere nell’attesa delle piogge o seguire le orme di altri quechua e lasciare la loro casa per la città?
Una storia di resistenza, una storia di cambiamenti climatici. Una storia sui temi ambientali e sul futuro delle popolazioni più remote e dimenticate che ci ricorda quanto i cambiamenti climatici siano ingiusti. Non colpiscono tutti allo stesso modo, ma acuiscono ingiustizie e ineguaglianze sociale, rendendo ancora più difficile la vita di soggetti la cui colpa è solo quella di essere nati in una geografia diversa.
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